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L’artista svela i segreti di “Iride”, il singolo che restituisce bellezza artistica al dolore causato dalla rottura di una relazione
Linn trasforma il dolore di una rottura in un racconto intimo e universale con Iride, un brano che scava nelle profondità delle emozioni umane. Sin dalle prime note, la sua voce delicata e malinconica avvolge l’ascoltatore, conducendolo attraverso le fasi del dolore: lo smarrimento iniziale, la ricerca di un senso e, infine, l’amara consapevolezza che certe risposte non esistono.
Musicalmente, Iride si sviluppa su una strumentazione minimale, con un arrangiamento che cresce con discrezione, accompagnando l’intensità emotiva del testo. L’elettronica morbida e le linee melodiche sospese creano un’atmosfera rarefatta, quasi onirica, che rispecchia il tumulto interiore dell’artista.
Quello che colpisce è la sincerità con cui Linn affronta il dolore: non c’è rabbia né risentimento, solo il desiderio di comprendere e, alla fine, accettare. In questo, Iride si distingue per la sua delicatezza, trasformando un’esperienza personale in un momento di condivisione universale.
Ciao Linn! Che messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
“Iride” più che un messaggio vuole comunicare uno stato d’animo vissuto in un momento molto fragile, che sicuramente chiunque ha provato sulla pelle almeno una volta nella vita!
Infatti l”ho scritto dopo una rottura molto intensa, ecco perché suona molto malinconico.
Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?
Anzitutto ringrazio Marco Marra con il quale collaboro da ormai un anno per gli arrangiamenti ed è in grado di captare a pieno il Mood che voglio dare ai miei brani. L’idea è sempre di dare un Mood intimo, che possa portare l’ascoltatore a guardarsi dentro.
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?
È nata il 06/07/1999 insieme a me! Non ricordo di aver vissuto una vita prima e post musica.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e/o sogni nel cassetto?
Ho smesso di pormi obiettivi troppo specifici, spesso le cose belle capitano in ambiti nei quali non mi aspettavo nulla, quindi sono pronta ad accogliere tutto quello che arriverà.
Sicuramente continuo a scrivere e organizzare live per il mio progetto! Poi si vedrà!
Quali artisti hanno influenzato e accompagnato la tua crescita?
Davvero tantissimi… a partire da Vasco, I Red hot chili Peppers, Bob Marley, i Genesis, per passare al mondo Urban con Tha Supreme, Eminem, Lauryn Hill e Kendrick Lamar.
Progetti per il 2025?
Tanti brani in cantiere e tanti live da organizzare!
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