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HAUSMUSIK TRIO, LA MUSICA DA CAMERA INCANTA CALCATA

Ospiti di una serata speciale al Granarone di Calcata il trio del Flautista Paolo Fratini, con Lorenzo Rundo alla viola e Stefano Palamidessi alla chitarra in una magistrale esibizione sul repertorio di Francesco Molino e W.T. Matiegka

di Davide Iannuzzi

Il Granarone di Calcata mette in mostra la sua duttilità e si trasforma in auditorium per la musica colta. E’ quello che è accaduto domenica 10 dicembre con un evento organizzato da Centro Anziani – Calcata e Fabrica Harmonica – Roma e con l’organizzazione esecutiva di Rosella Piergentili. In piena atmosfera medievale calata nel più appropriato e accogliente contesto storico del Granarone l’ HAUSMUSIK TRIO ha magicamente trasportato il pubblico accorso in massa nell’esclusivo habitat dei salotti borghesi settecenteschi dei Paesi di lingua tedesca, li dove si sperimentavano esibizioni di virtuosi musicisti di fronte a platee ridotte e il linguaggio compositivo si contaminava di sperimentazione e avanguardia, assieme al gusto dell’improvvisazione. Guidato dal compositore e flautista Paolo Fratini il trio, che vede Lorenzo Rundo alla viola e Stefano Palamidessi alla chitarra classica ha pescato dal repertorio di Francesco Molino e di Wenzeslaus Thomas Matiegka, contemporanei della prima metà del XIX sec e protagonisti di un’era in cui la chitarra classica godeva della forte spinta popolare, per la sua giovane età e per lue doti votate all’intrattenimento.

Da sinistra: Paolo Fratini, Lorenzo Rundo, Stefano Palmidessi

Diviso in due segmenti il concerto ha proposto nel primo il Second Grand Trio Concertant op. 45 di Francesco Molino con Allegro, Romance: Adagio e Rondò Allegretto e nel secondo il Notturno in sol maggiore Op. 21 di Wenzeslaus Thomas Matiegka con Allegro moderato, Minuetto – Trio I e II, Lento e Patetico e Zingara. L’esibizione impeccabile dei tre musicisti, tratteggiata da carattere interpretativo e abilità nell’esaltare partiture basate sul dialogo disteso e continuo tra strumenti ha creato un’atmosfera di grande calore e partecipazione da parte di un pubblico da sold out, accorso non solo da Calcata ma anche dai comuni circostanti e Roma. Iniziativa azzeccata da parte degli organizzatori che ha raggiunto un duplice scopo, quello di valorizzare lo storico sito del Granarone, portavoce a Calcata della cultura agricola assieme al Museo della Civiltà Contadina e quello di promuovere la cultura dell’ascolto musicale di forme espressive tradizionali, di un patrimonio culturale forse mai dovutamente tutelato e promosso.

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