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Dengue: aumentano i casi in Italia! Come difendersi

Dall’inizio dell’anno registrati 234 casi di contagio importati da altri Paesi. Le indicazioni de’Istituto Superiore di Sanità

di Damiano Rulli

Sono 72 i casi confermati di Dengue trasmessi localmente in Italia e notificati al 6 novembre 2023. Questi casi sono riferiti a quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (37 casi confermati), in provincia di Latina (2 casi) e in provincia di Roma (32 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e 1 caso ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici). Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. Dall’inizio dell’anno sono stati notificati anche 234 casi di Dengue importati da altri Paesi (Fonte: https://www.epicentro.iss.it/febbre-dengue/aggiornamenti).

Per evitare di contrarre la Dengue è importante seguire queste precauzioni raccomandate dall’Istituto Superiore di Sanità:

  • Favorire il risanamento e la bonifica ambientale in aree pubbliche e private, ad esempio eliminando rifiuti e recipienti che possano raccogliere anche piccole quantità d’acqua ed evitando tutte le forme di ristagno d’acqua (per es. svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori e cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali), e coprendo con zanzariere i bidoni e altri contenitori inamovibili.
  • Utilizzare forme di protezione individuale (per es. usando repellenti, come da indicazione del produttore e indossando abiti idonei, ad esempio, pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe) e strutturale (per es. usando zanzariere alle finestre 

I sintomi della Dengue sono i seguenti:

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

È importante ricordare di contattare il proprio medico personale all’insorgere dei sintomi descritti sopra e seguire pedissequamente le cure che ci somministra, senza prendere iniziative personali di automedicazione.

Comunque nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane (Fonte epicentro.iss.it)

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