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PER DANIELE BOCCIOLINI IL COVID-19 NON FERMA IL FEMMINICIDIO

Il famoso avvocato parla ai microfoni di “Lingue a Sonagli” degli omicidi volontari in forte calo e di una costante ancora inamovibile

Intervistato da Bussoletti durante la puntata del talkshow “Lingue a Sonagli” trasmessa in diretta radio alla mezzanotte di mercoledì 6 maggio su RadioRock106, Daniele Bocciolini ha parlato del tasso di omicidi e violenze domestiche durante la quarantena.

L’avvocato Daniele Bocciolini è un penalista molto rinomato. Spesso incaricato dalle parti in causa di delitti efferati di interesse nazionale, è ospite fisso dei più importanti salotti televisivi italiani. Ora che siamo tutti a casa gli omicidi sembrano in forte calo, ma il principe del foro si pronuncia con preoccupazione sull’incidenza dei femminicidi durante l’intervista da Lingue a Sonagli, il salotto sgualcito di Radio Rock ideato e condotto dal cantautore Bussoletti.

«E’ tutto vero, durante questa quarantena gli omicidi volontari sono scesi di oltre il 60% – spiega Bocciolini, ponendo poi l’accento sul fenomeno del femminicidio e sull’importanza di denunciare le violenze domestiche – Va poi detto che l’agenda mediatica ha il Coronavirus in cima alla lista per cui i delitti sono anche meno coperti dai giornalisti. Però mi preme sottolineare che il tasso dei femminicidi non registra alcun calo. Forse, anzi, l’obbligo di rimanere chiusi in quattro mura alimenta alcune folli dinamiche domestiche su cui non dobbiamo mai abbassare la guardia. Donne, vi invito apertamente a denunciare comportamenti violenti in casa. Noi vi ascoltiamo».

L’avvocato Bocciolini spiega poi come la legge si è adattata alle nuove normative: «C’è una scissione tra chi rifiuta di usare la tecnologia e chi vorrebbe tutelarsi dal contagio grazie ad essa. Io appartengo a questa seconda schiera perché non è ideale entrare in una piccola stanza con la controparte, il magistrato ed altri addetti ai lavori che si respirano tutti addosso, Abbiamo la fortuna di avere strumenti che ci evitano questo rischio e ci dobbiamo sforzare di imparare ad usarli».

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