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Inquinamento ad Ardea: i chiarimenti dell’ARPA

Zona 3 per il comune di Ardea. Vicini al superamento di eccedenza massima

di Damiano Rulli

A causa dei preoccupanti dati sull’inquinamento nel comune di Ardea (https://www.mediafrequenza.it/2021/08/29/ardea-preoccupanti-i-dati-sullinquinamento-dellaria/) abbiamo chiesto chiarimenti all’ARPA Lazio che ci ha risposto confermando per quanto riguarda l’Ozono l’ eccedenza del numero massimo di superamenti giornalieri di 120 µg/m3 per la media mobile massima su 8 ore mediati sui tre anni.

Nel documento allegato dal titolo “Qualità dell’aria nel comune di Ardea” si evincono molti aspetti interessanti che vi riporto di seguito:

Nelle giornate del 16 e 17 agosto 2021 sono state registrate nel territorio regionale concentrazioni di PM10 più elevate, ma comunque mai superiori al limite, dovute a un fenomeno di trasporto di polveri probabilmente provenienti dal deserto del Sahara (c.d. polveri sahariane).

Figura: Immagine modellistica del PM10 nel Mediterraneo per il giorno 16 agosto 2021 (immagine da www.ventusky.com)

La Regione Lazio, con DGR 305 del 28/05/2021, ha riesaminato la zonizzazione del territorio regionale ai fini della valutazione della qualità dell’aria ambiente del Lazio (ar. 3 e 4 del D.lgs.155/2010 e s.m.i) e aggiornato la classificazione delle zone e comuni ai fini della tutela della salute umana. In tale aggiornamento il Comune di Ardea risulta classificato in zona 3 (la scala che va da 1 a 4 individua la classe 1 come la peggiore e la 4 come la migliore in relazione alla qualità della aria). Fino al 2020 però il territorio del comune rutulo era in zona 2 (n.d.r.).

La criticità per la qualità dell’aria ad Ardea riscontrata in questo periodo riguarda l’O3. Si ha l’eccedenza del numero massimo di superamento giornaliero di 120 µg/m3 per la media mobile massima su 8 ore media sui tre anni, seppur dal 2017 al 2020 si registra una diminuzione di questo standard. Il d.lgs. n.155/2010 per quanto riguarda il valore obiettivo sulla protezione della salute umana per l’ozono definisce come limite da non superare 25 giorni per anno civile come media su 3 anni.

Calcolati come media su tre anni

Quali i pericoli per la salute umana? Come tutelarci? Di fronte a questi dati preoccupanti quali azioni concrete deve compiere l’amministrazione comunale?

Le risposte in un prossimo articolo.

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