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SCUOLA, L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO NON SI CAMBIA

Il caso di un bambino con disagi dell’ITC Ardea 2 apre la discussione su un problema da affrontare con immediatezza

La maggioranza di noi ricorda con affetto i propri maestri delle scuole elementari. Le maestre hanno influito profondamente in tutti noi sia in bene che poche volte in male. Quanto più allora la presenza costante di un’insegnate influisce su quei bambini che hanno particolari necessità, disturbi dell’apprendimento e simili. Noi oggi vogliamo sensibilizzare tutti voi sulla storia di uno di questi bambini che chiameremo Max ( nome di fantasia) studente dell’ITC Ardea2.

Max soffre di difficoltà di apprendimento mista, difficoltà di attenzione, difficoltà emotive con inibizione ed oppositività, motivi per i quali egli ha bisogno di attività di sostegno pedagogico-didattico individualizzato ed assistenza educativa qualificata, la quale da alcuni giorni gli è stata tolta in attesa dell’arrivo della nuova maestra di sostegno.

La gravità della situazione sta nel fatto che dopo ben due anni, in cui Max aveva legato con la sua maestra di sostegno, in maniera arbitraria e senza alcun motivo giustificabile, secondo quanto riferiscono gli stessi genitori del ragazzo, la maestra è stata cambiata, senza che si sia tenuto conto delle conseguenti e pesanti ricadute psicologiche su Max.

Comprendiamo come ciò abbia influito profondamente sul bambino.

Al riguardo abbiamo intervistato telefonicamente una neuropsichiatra infantile che ha dichiarato quanto segue: questo cambio può influire negativamente sul bambino. Deve inoltre sapere che la graduatoria delle insegnanti di sostegno ha priorità sui bisogni del bambino, si era detto di far durare tre anni le insegnati di sostegno ma non so che fine abbia fatto la legge.

In questo caso però non è un problema di graduatoria ma di una scelta consapevole del preside della scuola elementare di via Campo di Carne ad Ardea, il prof. Carmelo Gaetano Laudani al quale abbiamo chiesto chiarimenti.

Prof. Laudani questa mattina ho ricevuto la chiamata di una mamma disperata perché, senza una valida motivazione, le ha tolto la maestra di sostegno del figlio, che seguiva, inoltre un altro bambino della stessa classe, come mai?

Io ho già detto alla signora che la maestra non potrà andare in classe dal figlio perché il bambino verrà seguito da un’altra docente che speriamo arrivi oggi (11nov. 2020 ndr). Lo scorso anno ci sono stati dei problemi che per questioni di riservatezza non glieli posso rivelare.

Guardi a sentire questa mamma il problema risiederebbe in una una lamentela ingiustificata di un’altra madre che ha portato al cambio della maestra.

Non è così, io mi sono lamentato. L’anno scorso sono successe delle cose, e spetta a me decidere chi mandare nelle classi. Così ho ritenuto opportuno che quest’anno fosse spostata. Speravo che non tornasse.. Invece… e comunque essendo supplenti non si può tornare a seguire gli stessi bambini del precedente anno scolastico. Le valutazione le faccio io, e valutando i fatti dello scorso anno, ho ritenuto opportuno che la maestra non tornasse in quella classe. Ho documentazioni abbastanza valide che mi permettono di fare questa valutazione. Abbiamo le supplenti, non abbiamo l’organico al completo e quando questo avverrà, faremo le ripartizioni, escludendo la maestra la cui presenza non è garantita.

Non siamo riusciti a metterci in contatto con la maestra in questione per sentire la sua versione dei fatti ma le mamme dei due bambini ci hanno confermato il desidero della maestra di continuare a seguire i loro figli.

Ne consegue che molti interrogativi rimangono in sospeso: Cosa ha fatto di così grave questa maestra? Perché non vengono tutelati i bambini? Il preside ha comunicato le motivazioni di questo cambiamento alla maestra?

Da questa triste vicenda che ancora deve concludersi, dalle parole della neuropsichiatra infantile e da quelle del Preside Laudani si evince una cosa: gli interessi dei bambini disabili non vengono tutelati.

Rivolgo queste due domande alla Ministra Azzolina: Perché le graduatorie degli insegnati di sostegno vengono prima dei diritti del bambino? Esiste una proposta di legge che garantisca continuità didattica con il medesimo insegnante di sostegno per gli alunni diversamente abili?

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