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FASE 2, RISTORANTI E BAR DOVRANNO ASPETTARE ANCORA

Le aperture anticipate al 27 aprile nel mirino dei controlli istituzionali. Si valutano nuove strategie per migliorare il trasporto pubblico

La ripartenza per le Regioni che vogliono anticipare la ripartenza al 27 aprile, quindi prima dell’inizio della fase 2, e quindi aggirare lo scaglionamento delle tabelle Inail dal 4 maggio dovranno dare garanzia di sufficienti strutture ospedaliere per ospitare eventuali casi di nuovi contagi.

Come ricorda il Corriere della Sera tutti gli esercizi commerciali saranno soggetti ad autocertificazione nel fornire garanzia di concrete misure di anti contagio da coronavirus secondo le norme imposte dal Governo, che predisporrà, i dovuti controlli imponendo come sanzione alla mancata regolarità la sospensione della licenza o la chiusura dell’esercizio stesso.

Secondo la diversificazione delle regole in base alle varie categorie commerciali aziende e negozi dovranno compilare un modilo che autocertifichi la dotazione di dispositivi per la sicurezza personale, le attuate procedure di sanificazione e in alcuni casi anche la presenza interna di un medico.

Il livello elevato di rischio assegnato dalle tabelle Inail a bar e ristoranti farà differire ancora la loro riapertura oltre lo star tap della fase due. In fase di valutazione il servizio di asporto che si aggiunge a quello delle consegna a domicilio. L’ingresso scaglionato dei clienti terrà conto dei metri quadri del locale, partendo da una base minima di 40 che, secondo l’ultimo decreto abiliterebbe l’ingresso di due dipendenti e un cliente.

In fase di studio anche il trasporto pubblico. Restano invariate le normative circa il distaziamento sociale su bus e metro con divieto di posti in piedi obligo di occupazione di sedili alternati, a scapito della capienza. Si renderà duinque necessaria una più elevata frequenza di corse ma è in atto la valutazione delle apertura delle ZTL al trasporto privato e la predisposizione di aree di scambio per permettere ai passeggeri di passare dal mezzo pubblico al servizio sharing con auto e bici.

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