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PIOTTA, VENT’ANNI DOPO ANCORA ROMA NEL CUORE E NELLE RUOTE

“Vengo dal Colosseo 20.20 edition”, la Roma immortale di un amato tormentone dove cantano anche le statue

A vent’anni dalla pubblicazione, Piotta prende di nuovo in prestito un classico della tradizione orale della Capitale (quel famoso e popolare “Vengo da Primavalle”), come già fatto nella sua vecchia hit “Il mambo del Giubileo”, e ne crea una nuova instant song dal titolo “Vengo dal Colosseo 20.20 edition”

Se nel 2000 si parlava della calda estate del Giubileo, ora racconta -sempre con la tipica ironia sorniona romana- un periodo così particolare, tra la quarantena e l’atteso ritorno a quella normalità fatta di concerti e di voglia d’estate.
Il tappeto sonoro è firmato dal multioro Swan (già con Ghali, Emis Killa, Clementino, Rochelle e molti altri), che coniuga in un’atmosfera molto UK urban e jungle. Il singolo fa parte dell’omonimo EP e contiene anche un secondo remix dal sapore più latin e nu-cumbia, prodotto dal chitarrista Giuliano Cantini, ma, anche la versione strumentale e a cappella.

Contestualmente, per la regia di Glauco Citati, esce il video del brano pensato con il coinvolgimento in chiave “Toga party” delle amicizie di UDKD (Un discretissimo karaoke domenicale, format ideato dalla performer Lilith Primavera che compare anche nel video) e di #casaZanello, programma nato nei giorni di quarantena, e che ha visto Tommaso Piotta intrattenere i suoi follower su Instagram con tutta la propria vastissima collezione di vinili. Un’idea concepita in leggerezza e sarcasmo, con la semplicità dei pochi mezzi disponibili durante il lockdown, ma, con la voglia di pensare al futuro con ottimismo. Nel videoclip, il visual artist Angelo Di Nicola attraverso una tecnica di animazione digitale 3D, riesce a far cantare a tempo di musica le più celebri statue della Capitale: dalla Bocca della Verità a Ottaviano Augusto, dal Giordano Bruno di Campo dei Fiori al San Paolo Apostolo di Piazza San Pietro finanche Giulio Cesare.

Quella Roma che l’artista racconta da vent’anni, sempre in sella suo vespino: “Durante questa quarantena sono riuscito a far cantare persino le statue -così afferma sorridendo Tommaso Zanello alias Piotta-, ad un certo punto sono saltati tutti i programmi, da un mega evento al Teatro Sistina con l’Orchestra Sinfonica di Roma su cui lavoravo da mesi, fino al singolo estivo previsto ma rimasto ancora da mixare. Ne è nata questa idea, in una notte di quarantena in cui non riuscivo a prender sonno. Cotta e mangiata come si dice, una vera instant song!”

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