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ANDROID O IOS? LUI È MIGLIORE DI ME

Il dilemma amletico della scelta del tablet, un abito a misura d’uomo e il cliente è servito

di Fabio Lazzari


Quando nel 2010 Steve Jobs presentò al mondo il primo iPad, mi chiesi: a cosa serve un iPhone gigante che tra l’altro non telefona? Avevo sottovalutato il grande intuito della mente più illuminata che forse é mai apparsa sul palcoscenico moderno della tecnologia.

L’iPad rivoluzionò il segmento dei cosiddetti ‘tablet computer’ puntando su un’interfaccia talmente precisa e reattiva da rendere in un attimo obsolete tastiere e penne grafiche.

Cosa é successo nel mondo dei tablet negli ultimi 10 anni? A livello estetico molto poco come poco accadde da quando nel 1968, un’altra mente illuminata questa volta nel mondo del cinema, tale Stanley Kubrick, nel film “2001: Odissea nello spazio” presentò il primo e all’epoca fantascientifico iPad talmente simile a quello che uscì decenni dopo dai progettisti Apple da spingere la Samsung in una causa contro Apple, nel tentativo di invalidare il brevetto di quest’ultima sull’aspetto esteriore dell’iPad, sostenendo che tali caratteristiche erano già presenti in opere precedenti.

Keir Dullea nei panni del personaggio immaginario David Bowman in 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick

Ma torniamo alla domanda del tema di questo articolo, quale tablet scegliere (preso per assunto che ci serva un tablet)? Un dispositivo animato da Android o da iOS?

Questa domanda ha senso per il fatto che oggi i dispositivi portatili o cosiddetti mobile hanno sicuramente una diffusione di gran lunga maggiore rispetto ad altri dispositivi elettronici quali computer o netbook.

Il tablet oggi serve per navigare in internet, per chiacchierare sulle varie chat dei social più diffusi, per vedere un film su uno dei tanti canali digitali disponibili, anche per giocare e per ascoltare musica, per informarsi, per studiare, per lavorare… Ecco perché questa domanda ha un senso perché i dispositivi mobile più largamente diffusi sono animati da questi due sistemi operativi iOS13 della Apple e Android arrivato alla sua nona versione (Pie, su tablet) del colosso americano Google.

C’è da dire che tutte le attività sopra elencate possono essere svolte anche con gli smartphone ma per dimensioni e potenza di calcolo (non sempre come vedremo) é molto più pratico il display di un tablet che quello di uno smartphone.

Detto questo, parliamo ora delle differenze tra i due sistemi operativi.

Una differenza sostanziale tra i due sistemi potremmo illustrarla con un esempio.

Se avessimo bisogno di acquistare un abito elegante potremmo optare, in base al nostro budget personale, per due soluzioni diverse e le due soluzioni potrebbero avere un risultato molto diverso tra loro o un risultato più o meno simile, mi spiego meglio.

Se io per acquistare un abito che mi stia veramente bene andassi da un sarto e me lo facessi fare su misura non avrei nessun rischio e quella taglia sarà esattamente la mia taglia viceversa se acquistassi un abito presso un negozio potrei trovare un abito di buona fattura che corrisponde alla mia taglia ma che forse ha qualche piccola differenza con la mia corporatura ad esempio la lunghezza delle braccia o il punto vita, è chiaro che più andrò a spendere tanti soldi allontanandomi da negozi economici e più potrò puntare su un abito confezionato che mi starà bene anche se non fatto in sartoria.

Questo esempio ci aiuta a capire la differenza che c’è tra un sistema Apple e un sistema Android. Apple è il sarto ovvero l’azienda che produce il dispositivo e produce anche il software Android è l’azienda che produce (o meglio Google) il software che poi viene ceduto, licenziato per così dire, a tantissimi brand da quelli più sconosciuti a quelli più importanti e noti nell’ambito dell’elettronica di consumo. Ecco perché i dispositivi Apple sono spesso più stabili di altri dispositivi perché in sostanza chi fa l’hardware e chi fa il software é la stessa persona. Lo stesso sarto.

Questo non significa per forza che un dispositivo Apple sará stabile in senso assoluto e non lo sarà un dispositivo Android questo perché molte aziende come Samsung, Huawei e molte altre hanno studiato anche un’interfaccia utente che va a frapporsi tra sistema operativo (Android) e appunto l’operatività da parte dell’utente di conseguenza abbiamo in mano un prodotto ibrido basato su Android ma dove l’azienda ha messo del suo per renderlo più stabile e più fruibile; diversamente in dispositivi molto economici ci troveremo forse hardware poco performanti con una versione standard di Android e con rischi di poca stabilità e relativa velocità di calcolo.

Allora cosa acquistare? Parliamo di tablet perché il panorama dei tablet è un pochino più limitato rispetto a quello della telefonia mobile che oggi conta su migliaia di dispositivi e centinaia di brand diversi ragioniamo invece in un ambito quello dei tablet dove tante aziende sembra abbiano un po’ gettato la spugna spaventati dalla concorrenza della Mela o spaventati dalla concorrenza dei dispositivi economici cinesi che si possono acquistare a partire da 50 euro.

La prima cosa che mi chiederei è il budget di spesa perché se non ho 300/400 euro almeno da spendere su un tablet è inutile che vado a pensare ad un prodotto Apple (naturalmente qui ragioniamo su prodotti nuovi e non sul mercato dell’usato) di conseguenza sarò ‘costretto’ a rivolgermi a dispositivi Android. Se invece la mia disponibilità economica fosse superiore ai 350 euro potrei iniziare a cercare tra dispositivi meno recenti o nella serie mini iPad o iPad Air il dispositivo che più si adatta alle mie esigenze di budget e di operatività.

Chiaramente se Android mi dà il vantaggio di poter acquistare un tablet sotto i 100 euro non potrò aspettarmi gli stessi risultati di una piattaforma molto più costosa, ma ripiegare su un dispositivo vicino al mio budget mi permetterà in una certa misura di svolgere alcune attività ma dimentichiamoci velocità di calcolo, videogames, programmi di produttività più complessi.

Quindi torniamo ancora alla domanda iniziale, cosa comprare?

Se vogliamo prendere Apple come sistema di paragone dal mio punto di vista in base alla mia esperienza e alle mie ricerche l’unica azienda che può competere nel settore dei tablet e che infatti più di ogni altra continua a fare innovazione in questo settore è la Samsung, dietro la Samsung c’è un’azienda che ha spodestato Apple ormai da qualche tempo nella vendita di telefoni ovvero la Huawei. Sta emergendo anche Xiaomi ma con tablet non importati nel nostro paese e quindi meno conosciuti. Poi ci sono tutti gli altri come Asus, Lenovo e altri ancora.

Uno dei punti di forza dei tablet sono le App, senza di quelle la nostra tavoletta per quanto performante sarebbe utile solo come tagliere in cucina.

Se ad esempio utilizziamo il tablet per lavoro forse avremmo a che fare con Office di Microsoft. Ebbene niente paura gira su entrambi i sistemi. E che dire della gestione dei pdf? Il reader ufficiale di Adobe é disponibile per entrambe le piattaforme mentre se vogliamo un app più completa per gestire i pdf (archivio, moduli, modifiche etc) abbiamo due App che si assomigliano e che hanno un’elevata produttività e qualità. Pdf Expert (disponibile ahimè solo su iOS) e FOXIT PDF READER MOBILE disponibile su entrambi i dispositivi. Naturalmente entrambi i sistemi possono gestire il nostro account Google che a differenza del cloud di Apple rappresenta un sistema trasversale e universale di conservazione dei nostri dati, dalla rubrica, al calendario, posta elettronica e a tutti i nostri files più importanti.

Quindi, in sostanza, se abbiamo un budget limitato potremo scegliere un tablet economico come ad esempio un entry level della Lenovo o della Huawei mentre se abbiamo un budget più sostanzioso potremmo scegliere tra un iPad mini e un Samsung galaxy tab A 8 oppure tra un iPad Pro e un Samsung galaxy tab S6 (su questo livello la guerra si fa più dura tra i due storici concorrenti, ad esempio il display dell’S6 supera addirittura il retina dell‘ iPad Pro in termini di qualità e tecnologia).

Non trascuriamo un dato importante spesso ignorato che é strettamente legato alla potenza di calcolo del nostro tablet ovvero la memoria RAM. I tablet in commercio vanno da 1 Gb a 8 Gb sui modello più pregiati. Ricordate che tablet con 1 o 1,5 Gb saranno estremamente lenti soprattutto quando la macchina non sarà più nuova e magari inizierà a contenere diverse App. Non scendete sotto i 2 Gb, meglio se arrivate a 4 Gb. Per quanto riguarda invece la memoria di archiviazione sui dispositivi Android può essere implementata con l’uso delle ormai economiche e veloci micro sd mentre Apple non prevede l’uso di memorie esterne.

Infine, la scelta sarà dettata da fattori più di carattere personale, esperienza pregressa, avere già uno smartphone Apple o Android, il gusto personale etc.

É il futuro del tablet quale sarà? Questa é un’altra storia, che potrete leggere, appunto, in futuro…su Mediafrequenza.

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