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OLTRE L’ORIZZONTE DELLE PAURE RECONDITE/INTERVISTA CON FILIPPO FERRANTE

Il cantautore pugliese si racconta tra le ispirazioni del presente e i progetti futuri

Oggi vi parliamo di Filippo Ferrante, un cantautore pugliese, attivo già da diversi anni nel panorama musicale italiano. Il 27 gennaio ha pubblicato “L’orizzonte delle mie paure” il nuovo singolo pop-rock scritto con Giuseppe Metta.

Ognuno di noi ha dentro di sé un orizzonte fatto di paure, di disagio, di sofferenza e navigando il mare della vita spesso ci capita di naufragare. Ed è nel pieno della tempesta che guardando dentro di noi dobbiamo trovare la forza per capire che non siamo ancora spenti e che c’è sempre una via d’uscita, una mano invisibile che nel punto più profondo ci salva facendoci riemergere e liberandoci dall’orizzonte delle nostre paure.

Ciao Filippo! Che messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?

Il nuovo singolo è una sorta di inno di chi si trova in un passaggio di transizione, evolutivo. Ognuno di noi, infatti, ha dentro di sé un orizzonte fatto di paure, di disagio, di sofferenza e navigando il mare della vita spesso ci capita di naufragare ma è affrontando e attraversando queste onde increspate che scopriamo nuove forze, nuovi modi di essere. Diventiamo nuovi man mano che ci avviciniamo all’orizzonte delle nostre paure.

Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?

Sicuramente al primo posto c’è il tema sentimentale ed esistenziale di emozioni legate a diversi eventi che hanno prodotto una trasformazione o evoluzione importante. Molte canzoni, infatti, sono un mix di immagini e situazioni a volte avvenute in tempi diversi e in dinamiche altrettanto diverse e poche sono dedicate in realtà ad una persona in particolare. Spesso ci sono alcuni romanzi in cui mi ci ritrovo, che riesco a fare miei e mi ispirano nella ricerca di messaggi o storie da condividere attraverso le canzoni.

Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come è nata la tua passione per la musica?

La musica è presente nella mia vita da sempre. Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 7 anni. La melodia e l’armonia nelle canzoni mi hanno sempre affascinato ed ho iniziato pian piano ad avvertire l’esigenza di creare qualcosa di mio. Ho scritto così le prime melodie e i primi testi fino ad appassionarmi anche al canto e a fondare la prima band. Con la band ho potuto maturare l’esperienza di incidere un album e confrontarmi con il mondo dell’industria musicale. Dopo la band ho iniziato un progetto solista di brani con un taglio più cantautoriale ricercando di affinare sempre più uno stile personale dalla scrittura alla tecnica vocale per arrivare alle produzioni, sound ed arrangiamenti.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro e/o sogni nel cassetto?

Sicuramente la scrittura e produzione di canzoni. Quindi posso dire che ci sarà l’uscita di nuovi brani senz’altro e l’uscita di un nuovo album nel 2023.

Quali artisti hanno influenzato e accompagnato la tua crescita?

Se penso a degli artisti che mi hanno ispirato citerei Battisti (della vecchia guardia) e Cesare Cremonini (della nuova guardia), anche se penso anche di essere stato influenzato ed ispirato da tanta musica, non solo italiana ed anche dalla stessa musica classica con la quale ho iniziato a formarmi artisticamente.

Progetti per il 2023?

A Marzo 2023 uscirà finalmente il mio nuovo album, e dunque nuovi singoli da condividere.

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