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LITORALE ROMANO E MICROCRIMINALITÀ, PARLA IL COMANDANTE GIULIO PISANI

Servizi rafforzati e incremento degli arresti, ma è dal presidio dell’Arma nelle scuole che nascono le basi del dialogo con i giovani, e del miglioramento sociale

di Damiano Rulli

Mediafrequenza ha incontrato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Anzio, il Capitano Giulio Pisani, che ci ha rilasciato dichiarazioni importanti e rassicurato sulla costante presenza dell’Arma nei territori di sua competenza. Il comandate Pisani, seppur molto giovane, ha maturato un’esperienza importante in contesti formativi di rilievo.

Arruolato il 1 settembre 2008 ha frequentato per due anni l’ Accademia di Modena, poi per tre anni la Scuola Ufficiali a Roma e conseguito la laurea in giurisprudenza.

Al termine dei cinque anni di formazione dal 2013 al 2016 ha comandato il nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Brescia e nell’estate del 2016 è stato trasferito in un area disagiata nella compagnia di Alcamo in provincia Trapani che ha comandato fino al febbraio 2020, dal marzo di quello stesso anno fino ad oggi è al comando della compagnia di Anzio.

Il Comando della Compagnia di Anzio include anche Ardea e Nettuno?

Si include questi tre comuni e due nuclei di Polizia Militare.

Come sa il territorio sotto il suo Comando, l’estate scorsa, è stato piagato da vari incendi dolosi che hanno arrecato notevoli disagi e preoccupazioni nei cittadini, cosa può dirci al riguardo?

Per quanto riguarda il territorio di mia competenza l’incendio più significativo è quello che si è verificato lo scorso mese di agosto alla depositeria di Valle Caia ad Ardea.

È un incendio che ha avuto una risonanza mediatica importante perché è avvenuto pochi giorni dopo quello di un deposito di Aprilia (Loas ndr). L’incendio di Ardea non ha avuto un grosso impatto sull’ambiente, a differenza di quello di Aprilia.

Sono fenomeni che, certamente, devono essere monitorati perché, oltre ad arrecare un potenziale danno ambientale, possono essere indice di altro.

In particolare, possono essere sintomo di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito della gestione dei rifiuti o l’espressione di un interesse di privati cittadini che con un incendio cercano di ridurre i costi dello smaltimento per l’azienda. Rimangono, comunque, episodi gravi che meritano la nostra attenzione.

In una pagina Facebook chiamata “Furti ad Ardea” quasi quotidianamente vengono pubblicati post su tentativi di furti o furti andati a segno ad opera della cosiddetta microcriminalità. Gli abitanti si sentono abbandonati dalle Forze dell’Ordine, si respira un’aria poco rassicurante. Cosa sta facendo per la tutela degli abitanti del territorio di sua competenza?

Innanzitutto una necessaria premessa, a cui tengo in particolare modo: forse non è corretto parlare di microcriminalità, ma di criminalità predatoria, perché non è mai “micro” la criminalità che attiene ai furti in abitazione o ai furti di poca entità economica, perché quel piccolo valore, spesso, soggettivamente può avere un pregio ben più ampio.

Il furto di un anello che commercialmente ha un valore di meno di 100 euro, per la persona che lo subisce, può costituire un danno incommensurabile nel momento in cui, ad esempio, poteva rappresentare il regalo di un caro parente, che magari non c’è più.

Premesso questo, parlando di criminalità predatoria, sono a conoscenza dell’esistenza di questo gruppo Facebook. E’ condivisibile l’idea e l’intenzione dei cittadini di diffondere una conoscenza informativa sugli eventi di criminalità sul territorio. Questo determina, da un lato, una copiosa circolazione delle informazioni, ma dall’altro il pericolo che post e commenti possano generare una spirale di insicurezza nel cittadino che legge e che non è in possesso di tutti gli elementi di informazione necessari. Peraltro, i dati in nostro possesso, ci dicono che i furti ad Ardea sono in diminuzione. Anche nel primo trimestre del 2021, rispetto agli anni precedenti, sono in costante calo.

Ad Ardea, in quanto unica forza di polizia presente – mentre ad Anzio e Nettuno c’è anche il Commissariato di Polizia – abbiamo una percezione puntuale dei fenomeni criminali, al di là delle specifiche competenze della Polizia Locale. Dati alla mano, ci risulta che i reati predatori in generale sono in calo, e questo sia ad Ardea che nella località di Tor San Lorenzo, dove insiste un comando distaccato dell’Arma.

Da un punto di vista oggettivo questi dati sono sorprendenti, ciò non toglie che i cittadini ad Ardea si sentono abbandonati dallo Stato. Avete in programma maggiori controlli sul territorio?

L’impegno e il controllo del territorio non conosce flessioni. Noi spesso concentriamo le nostre attenzioni su aree del territorio ad Ardea come ad Anzio e Nettuno con impiego rafforzato di militari in ragione delle analisi che costantemente facciamo dei fenomeni criminali.

Così è avvenuto in occasione delle festività Pasquali, a Capodanno e in particolari periodi dell’anno, anche quando erano in vigore le restrizioni dovute alla “zona rossa”. Anzi le attività finalizzate alla verifica del rispetto delle norme Anticovid si innestano pienamente con l’azione del controllo del territorio e non precludono la possibilità di effettuare un controllo a 360 gradi del territorio. A conferma di ciò, ad Ardea il numero degli arresti è aumentato considerevolmente nell’ultimo anno.

Abbiamo già fatto e continueremo a fare dei servizi rafforzati anche in questo periodo di pandemia. La nostra attenzione è, ovviamente, rivolta alle aree più critiche del territorio dove, tra i tanti cittadini onesti, riscontriamo una maggiore densità di fenomeni criminali senza tuttavia tralasciare le zone considerate meno problematiche.

Sappiamo che tiene veramente a cuore l’educazione delle nuove generazioni alla legalità e al rispetto per gli altri, purtroppo il COVID le sta impedendo di muoversi in tale senso. Appena sarà possibile quali iniziative ha in programma?

Ho già messo in contatto i miei comandati sul territorio con i presidi delle scuole di ogni ordine e grado.

Mio obiettivo, se il COVID ed il tempo lo consentiranno, è quello di incontrare personalmente tutte le classi, come ho già fatto nel mio precedente incarico in Sicilia. In quattro anni sono riuscito più di una volta ad incontrare gli alunni delle scuole del territorio.

Certo, in questo periodo storico il disagio giovanile è elevato e il COVID sicuramente non aiuta.

L’ intenzione è quella di instaurare tra i Carabinieri e i giovani un rapporto di fiducia reciproco.

Gli adolescenti fanno parte di quella fascia di popolazione sui cui si può e si deve lavorare per instaurare i fondamenti della cultura della legalità, anche – e soprattutto – in quei giovani che vivono situazioni familiari e ambientali difficili. Proprio per questo abbiamo instaurato una preziosa collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni di Anzio e Nettuno.

L’Arma dei Carabinieri non deve essere associata unicamente alla sua funzione repressiva, che comunque c’è ed è necessaria, ma deve potersi esprimere altresì in un rapporto di fiducia e se vuole di empatia con il cittadino.

Grazie Comandante Pisani per averci rilasciato questa importante intervista.

Nel comune di Ardea I reati predatori sono in calo come i furti e le rapine mentre sono in aumento gli arresti ed i controlli, anche ad Anzio e Nettuno, in zone specifiche del territorio. Sono in programma importanti iniziative nelle scuole di questi tre comuni per educare i ragazzi alle legalità e al rispetto per gli altri.

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