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IL DIALOGO ARMONIOSO NEL NUOVO ALBUM DEGLI EFFEMME/INTERVISTA

Dal 17 gennaio 2025 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “Colpevoli”, il nuovo album degli Effemme, la cui uscita in formato fisico è prevista da febbraio. Il duo ci suggerisce qualche indizio per l’ascolto in una intervista esclusiva

Con “Colpevoli”, gli Effemme regalano un debutto che va oltre il semplice ascolto, proponendo un’esperienza sonora e narrativa unica. Il duo rinnova il folk italiano, intrecciando tradizione e modernità in un dialogo armonioso tra melodie acustiche e una sensibilità contemporanea. L’essenzialità degli arrangiamenti diventa un punto di forza, valorizzando strumenti come mandolini, bouzouki e percussioni che trasportano l’ascoltatore in mondi sonori variegati.

Ma è nei testi che l’album trova la sua anima. Tematiche come la solidarietà, la ricerca di relazioni autentiche e la connessione con il Pianeta emergono con una forza rara, trasformando ogni brano in un invito al cambiamento. Gli Effemme riescono a tradurre temi universali in emozioni accessibili, toccando corde profonde in chi ascolta.

“Colpevoli” è un disco che si muove tra poesia e impegno, dimostrando che la musica può ancora essere uno strumento potente per risvegliare speranza e consapevolezza. Un esordio che non passa inosservato e che promette un futuro ricco di evoluzioni per questo duo dal sound inconfondibile.

Il vostro album esplora temi profondi. A chi si rivolge principalmente?

L’Album è il frutto delle nostre sensibilità di adulti che si interrogano sulla direzione in cui stiamo andando come esseri umani. Sono grandi temi che però ciascuno di noi si trova a dover affrontare nel quotidiano e l’album cerca di tenere insieme queste due dimensioni. Si rivolge a tutti coloro che cercano di portare nella propria vita i temi della solidarietà, della cura per le relazioni, la ricerca di nuove soluzioni. Secondo noi sono molte di più di quello che si pensa.

Come pensate che il pubblico reagirà al vostro nuovo lavoro?

Il pubblico è un’entità molto eterogenea. Essendo il nostro primo album, sicuramente partiamo dalle persone che già hanno apprezzato la nostra musica nei nostri rispettivi percorsi che potranno scoprire anche qualche colore nuovo. Dall’altra parte, però, tocchiamo tematiche anche molto attuali che potrebbero aprire connessioni con persone che semplicemente stanno cercando nuove musiche e che magari non si riconoscono nel mainstream.

Il disco sarà disponibile in formato fisico a febbraio. Cosa significa per voi mantenere questa tradizione in un’era digitale?

A forza di portare tutto in digitale, stiamo finendo per togliere valore alle cose. Alle relazioni, alla natura, agli animali e agli esseri umani diversi da noi. Tutto diventa un’immagine, un numero, un feed da scrollare. Noi pensiamo che l’elemento fisico mantenga una sua forza. E lo prova il fatto che ancora, ai concerti, si vendano CD e vinili. Spesso è un modo per dire “mi piace la tua musica” oppure “ti sostengo in quello che fai”. Ha un grande valore, sia per noi artisti ma anche per chi, in quell’oggetto, si porta con sé un po’ di noi e un po’ di quella esperienza di relazione.

Qual è il messaggio più importante che volete lasciare al vostro pubblico?

Sicuramente la necessità di ritrovare relazioni autentiche, di ritrovare un rapporto sano con il Pianeta e fra esseri umani, e anche fra genitori e figli. A volte anche attraverso delle canzoni si può risvegliare il desiderio di mettersi insieme, di sentirsi vicini e di avere sogni condivisi.

Avete già in mente nuovi progetti o evoluzioni dopo Colpevoli?

Colpevoli è il primo passo, di fatto, di questo nostro nuovo progetto. Anche se abbiamo già fatto un bel po’ di live insieme, in questi due anni, quando si pubblica un album parte un nuovo cammino. Ci sono alcune date live che stanno arrivando e che si possono trovare sui nostri canali social. Stiamo ricevendo tante buone impressioni sia dalle persone che dagli addetti ai lavori e questo sicuramente ci dà energia per proseguire!

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