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NUOVO CODICE DELLA STRADA TUTELA O RESTRIZIONI? FATE VOI

Il giornalista d’inchiesta e conduttore televisivo Sergio Silvi risponde a tutti i quesiti che fanno la differenza

di Damiano Rulli

È entrato da poco in vigore il nuovo Codice della Strada fortemente voluto dal Governo per contrastare le cattive abitudini al volante ( ad esempio uso del telefonino, guida in stato di ebrezza) che causano molti incidenti con morti e feriti. Per capire cosa cambia rispetto al passato e se le nuove norme sono sufficienti per contrastare le numerose vittime della strada abbiamo intervistato il Dott. Sergio Silvi, esperto di sicurezza stradale, giornalista d’inchiesta, conduttore televisivo e laureato in Scienze Giuridiche e Giurisprudenza.

Quali sono le principali novità introdotte dal nuovo Codice della Strada rispetto alla versione precedente?

Il nuovo Codice della Strada introduce numerose novità, ma una delle più significative riguarda la lotta alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sono stati implementati limiti di alcolemia più severi, in particolare per i neopatentati e i conducenti professionali, i quali ora non possono assumere alcuna quantità di alcol. Altre novità includono nuove regole sulla circolazione di mezzi elettrici come monopattini e biciclette, per garantire una maggiore sicurezza, e l’introduzione di misure per una gestione più intelligente della mobilità nelle città, con un’attenzione particolare ai pedoni e agli utenti vulnerabili della strada. Anche le sanzioni per chi guida in stato di alterazione psicofisica sono state sensibilmente inasprite, rispecchiando una crescente attenzione alla sicurezza stradale.

In che modo queste modifiche mirano a migliorare la sicurezza stradale? Ci sono particolari categorie di utenti della strada che ne beneficeranno maggiormente?

Il nuovo Codice della Strada si concentra principalmente sul miglioramento della sicurezza per tutti gli utenti della strada, ma in particolare mira a proteggere i più vulnerabili: i pedoni, i ciclisti e i conducenti di veicoli ecologici come monopattini e biciclette. Per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di alcol, è stato dimostrato che la presenza di alcol nel sangue è una delle principali cause di incidenti stradali, e le nuove regole mirano a ridurre drasticamente questi incidenti, proteggendo non solo chi guida, ma anche gli altri utenti. In particolare, l’inasprimento delle sanzioni per la guida in stato di ebbrezza e il divieto totale di alcol per i neopatentati contribuiranno a ridurre il rischio di incidenti mortali, soprattutto tra i giovani. Inoltre, l’introduzione di misure più severe per i mezzi elettrici come i monopattini, che sempre più persone usano in città, contribuirà a migliorare la sicurezza di questi veicoli spesso poco regolamentati.

Ci sono stati dibattiti o controversie su alcune delle nuove regole? Quali sono stati i punti più discussi?

Uno degli aspetti più dibattuti è stato sicuramente il rafforzamento delle normative sulla guida in stato di ebbrezza. Alcuni ritengono che l’introduzione del divieto assoluto di alcol per i neopatentati e i conducenti professionisti sia troppo restrittiva e possa penalizzare ingiustamente chi consuma piccole quantità di alcol senza compromettere seriamente la propria capacità di guida. Tuttavia, i dati statistici sull’incidentalità stradale dimostrano che anche basse dosi di alcol possono ridurre la reattività e la lucidità al volante, aumentando il rischio di incidenti. Altra questione sollevata riguarda l’uso di monopattini elettrici, che sono diventati un fenomeno diffuso, ma sono anche causa di numerosi incidenti. Alcuni hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla difficoltà di far rispettare le nuove regole su questi mezzi, come l’obbligo del casco per i minorenni. Nonostante le polemiche, credo che queste modifiche siano necessarie per salvaguardare la vita di tutti i cittadini.

Come si stanno preparando le forze dell’ordine e gli enti locali per l’applicazione del nuovo Codice?

Le forze dell’ordine sono già equipaggiate con nuove tecnologie per monitorare la sicurezza stradale, tra cui etilometri di ultima generazione e dispositivi per il controllo delle droghe. Inoltre, stanno intensificando i controlli durante le ore notturne, quando il rischio di incidenti legati all’abuso di alcol è maggiore, in particolare nelle aree ad alta concentrazione di locali notturni. Gli enti locali stanno implementando programmi di sensibilizzazione, educazione stradale nelle scuole, e campagne pubblicitarie sui social media, nonché rafforzando la presenza di agenti nelle zone critiche. In alcune città, inoltre, sono previsti nuovi sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni, come le telecamere che rilevano il consumo di alcol ai semafori, che potranno intervenire immediatamente per sanzionare chi non rispetta le regole.

Per quanto riguarda le sanzioni, ci sono cambiamenti significativi? Quali reati o infrazioni sono stati maggiormente inaspriti?

Le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza sono state decisamente inasprite. Se in passato chi guidava con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l rischiava una multa e una sospensione della patente, ora per valori superiori a 1,5 g/l le multe sono raddoppiate e si rischia la revoca immediata della patente, oltre a una maggiore durata delle sanzioni. Inoltre, in caso di incidente, il conducente che risulta positivo all’alcol test rischia pene molto più severe, incluse eventuali azioni penali se vengono coinvolti feriti o vittime. L’introduzione di misure severe contro la guida in stato di ebbrezza mira a ridurre drasticamente gli incidenti causati da alcol e sostanze stupefacenti, che sono tra le principali cause di incidenti mortali. Altre sanzioni più severe riguardano il mancato rispetto delle regole sui mezzi di trasporto ecologici, come i monopattini elettrici, per i quali sono state introdotte multe per chi non indossa il casco o circola in modo pericoloso.

Il nuovo Codice prevede misure specifiche per i mezzi di trasporto ecologici, come biciclette e monopattini elettrici?

Sì, il nuovo Codice della Strada dedica molta attenzione ai mezzi di trasporto ecologici, come biciclette, monopattini elettrici e altri veicoli simili. È stato introdotto l’obbligo del casco per i minorenni che utilizzano monopattini e nuove regole sulla velocità e sulle aree in cui è possibile circolare. In alcune città, i monopattini sono stati banditi dalle strade più trafficate e sono stati creati percorsi ad hoc per garantire la sicurezza. Un altro punto importante riguarda il consumo di alcol: anche chi usa mezzi ecologici non è esente da sanzioni in caso di guida sotto l’effetto di alcol o droghe. La legge ora vieta l’uso di alcol per i conducenti di monopattini e biciclette, e chi viene trovato in stato di ebbrezza può essere multato o, in alcuni casi, sottoposto a test di alcolemia.

Quali strumenti saranno messi a disposizione per informare e sensibilizzare i cittadini sulle nuove normative?

Per sensibilizzare i cittadini sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza, sono previsti numerosi strumenti informativi, tra cui campagne televisive, radiofoniche e sui social media. Inoltre, il Ministero dei Trasporti sta collaborando con diverse associazioni e scuole per organizzare eventi educativi, come seminari e lezioni di educazione stradale. L’obiettivo è quello di far comprendere i pericoli della guida sotto l’effetto di alcol, che è la causa di una parte significativa degli incidenti stradali. Un altro strumento importante sono le app mobile, che permetteranno agli utenti di calcolare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, cercando così di prevenire incidenti. Inoltre, i locali notturni potrebbero essere incentivati a offrire alternative di trasporto sicuro, come il car sharing o il taxi.

Secondo lei, ci sono aspetti che avrebbero potuto essere migliorati o ulteriormente approfonditi nel nuovo Codice della Strada?

Sebbene il nuovo Codice della Strada rappresenti un passo avanti significativo nella tutela della sicurezza, credo che ci sia ancora spazio per migliorare alcuni aspetti. Innanzitutto, la legislazione dovrebbe potenziare ulteriormente i controlli nelle ore serali e notturne, soprattutto nelle aree ad alta concentrazione di locali e discoteche. La guida in stato di ebbrezza è spesso legata a situazioni sociali e ricreative, quindi una maggiore presenza delle forze dell’ordine potrebbe avere un impatto positivo nella prevenzione degli incidenti. Inoltre, sarebbe utile intensificare la formazione dei conducenti, non solo in fase di esame per la patente, ma anche durante la loro carriera di guida, attraverso corsi di aggiornamento sulla sicurezza stradale e sulla gestione dei rischi, compreso il rischio legato all’abuso di alcol.

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