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TORNA A ROMA CON L’APEROSSA IL CINEMA DEI MATERIALI D’ARCHIVIO

Dal 10 al 13 settembre quattro serate dedicate a significative produzioni cinematografiche realizzate con l’utilizzo del “found footage”

Dalle ore 20:30 L’Aperossa, manifestazione targata AAMOD e in programma lungo tutta la seconda settimana di settembre in vari momenti della giornata, proporrà ogni sera una serie di film all’insegna del riuso creativo dei materiali di archivio.  UnArchive Lab – così intitolata la sezione dedicata –darà spazio ad incontri e proiezioni di alcune delle più significative opere italiane create anche con materiali dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS.

Martedì 10 settembre si inizia con Kissing Gorbaciovdi Andrea Paco Mariani (presente in arena ad introdurlo) e Luigi D’Alife, un documentario che racconta l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi divisi. Nel 1988 a Melpignano va infatti in scena un evento storico: per la prima volta delle rock-band sovietiche si esibiscono oltrecortina, in un piccolo paesino del Salento: l’anno successivo, saranno invece alcune band italiane, tra le quali i CCCP – Fedeli alla linea, ad esibirsi in Unione Sovietica.  Sarà presente anche il chitarrista della band, Massimo Zamboni che a seguire suonerà nella Live Performance “Arrivederci Berlinguer”. 

Mercoledì 11 settembre la regista Virginia Eleuteri Serpieri illustrerà il suo Amor, opera recentemente vincitrice della seconda edizione di UnArchive Found Footage Fest. Il film è la storia di una donna, Virginia, che  nel buio della notte, attraversa Roma per cercare di rintracciare le orme della madre che si è lasciata andare alla corrente e agli abissi del Tevere durante una sera d’estate di molti anni addietro, nel corso della finale del campionato del mondo di calcio. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una città senza tempo: solo allora può ritrovare la genitrice e vederla emergere dall’oscurità del Tevere per volare verso Amor, “il pianeta della cura” circondato dall’acqua e dove le vie, le piazze, le fontane ricordano quelle di Roma e gli animali sono liberi di circolare. 

Giovedì 12 settembre il montatore e regista Paolo Petruccipresenta La passione di Laura, documentario da lui realizzato e dedicato alla grande Laura Betti, film di montaggio che alterna materiale d’archivio a racconti di amici: Bernardo Bertolucci la ricorda tra le interpreti di Novecento e ricostruisce una sequenza tagliata al montaggio di Ultimo tango a Parigi, Giacomo Marramao e Walter Siti si soffermano sul rapporto con Pier Paolo Pasolini, Francesca Archibugi ricorda un’amica preziosa, Michelle Kokosowski e Jack Lang il fortunato e ricambiato amore per la Francia, Piero Tosi e Paolo Poli la giovinezza, Pasquale Plastino l’avventura da regista, Jacqueline Risset l’essere donna, Valentino Parlato la passione civile, Gianfranco Capitta il teatro, Renato Nicolini il rapporto difficile con le istituzioni, Filippo Crivelli la cantante. Punti di vista che cercano di ricomporre la figura di un’artista eccezionale, insolita e contraddittoria.

Venerdi 13 settembe Marco Bertozzi presenterà Appunti romani, un suo lavoro che celebra 20 anni dalla prima uscita al Festival di Locarno. Si tratta di un documentario che, sotto un’appassionata rilettura soggettiva del regista, analizza molteplici finestre della storia di Roma. Le tante e preziose immagini di repertorio sulla capitale, montate cronologicamente, abbracciano un ampio periodo storico della città eterna, dalla fine dell’800 all’avvento del XXI secolo. Si parte da rari frammenti vedutisti di fine Ottocento, il primo Papa, Leone XIII, cinematografato, gli antichi resti attraversati da pastori e “Milordi” in cerca di stendhaliane sindromi. All’arrivo del fascismo, grazie all’istituzione del Luce, l’immagine di Roma si espande in una miriade di cinegiornali e documentari propagandistici.  Le distruzioni belliche, i difficili anni della ricostruzione, i successivi anni di grandi speranze e di altrettante tensioni sociali sono raccontati utilizzando sia sequenze di produzione filo-governativa sia frammenti di produzioni indipendenti o antagoniste, lasciando alla forza delle immagini il racconto emozionale della Storia. Un progetto realizzato con i materiali di archivio AAMOD; Istituto Luce, Archivio centrale di Stato, Cineteca del Comune di Bologna, Amsterdam Film Museum e alcune raccolte private.

Ore 20:30

Ingresso libero

Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS

Piazzale della Centrale Montemartini

Via Ostiense 106 – Roma

Metro B – Fermata Garbatella

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